Colle del Collombardo: panorama a 360° fino al bellissimo Santuario

La salita al Colle del Collombardo è un’uscita che saprà regalarti immense emozioni, guastati l’inebriante profumo dell’erba bagnata, ammira le nuvole che corrono veloci, la fatica, lo stupore, i colori, il panorama, il sole. A piedi, in bici o in 4×4 scopri perché quest’escursione proprio non devi perdertela. Dritto su fino al Santuario della Madonna degli Angeli e poi goditi la vista.

Indice

Il Collombardo è un colle che divide la Val di Susa dalla Val di Viù. In cima il panorama è magnifico, si vedono i Laghi di Avigliana, la Sacra di San Michele e ben oltre! Non si sente il minimo rumore, qui regna la pace e fischiano le marmotte, i prati sono verdi che più verde non si può e poi ci sono gli alpeggi (tanti) che vendono i formaggi di cui andiamo matte.

In cima al Colle si trova il Santuario alpino della Madonna degli Angeli sulla cui facciata è posta una targa con la seguente scritta:

“Gioanni Battista Giorgis dal Forno di Lemie ergeva per voto nel 1704-5. L’indefessa generosità dei parrocchiani di Lajetto ampliando riedificava 1869-70”.

Il Collombardo prende il nome da “Colle dei Longobardi”.
L’antico regno longobardo, che aveva capitale a Pavia, si allungava verso la Francia fino ad Avigliana dove culminava con le Chiuse Valsusine il leggendario sistema di fortificazioni, costruite a difesa del confine.

Nel 773 d.C., quando Carlo Magno decise di irrompere in Italia, ebbe luogo la celebre Battaglia delle Chiuse, raccontata anche dal Manzoni nell’Adelchi. I Franchi sconfissero i longobardi che costretti alla fuga si dispersero sul colle portando con loro più di quello che potevano portare. Per liberarsi dal peso in eccesso nascosero oro e pesanti fardelli nelle pietraie lungo il colle, ed ‘è proprio da questo episodio che nacque il detto valsusino:

Da Culumbàrd a Culumbardin a – jé pì d’òr che tra Sùsa e Tùrin – (C’è più oro dal Colombardo al Colombardino che da Susa a Torino)

Il Collombardo si trova tra i monti Civrari 2309 m e Grifone 2408 m, ad ovest si trova il colle del Colombardino 1895 m con la Punta Sbaron dove si erge la Tomba della Principessa Matolda.

La leggenda della Principessa Matolda

Matolda era una principessa longobarda, il suo nome deriva da Math, che significa “grande” e Holda, il nome della ninfa germanica dei laghi e delle sorgenti. Si dice che venne sepolta qui, nella pietraia, dove è stato eretto un pilone in suo ricordo cima a Punta Sbaron, la Tomba di Matolda.

Matolda Fuggiva
dai Franchi dai saraceni
o dai briganti non si sa,
di sicuro dai nemici.
Matolda era una principessa
e quella notte
risaliva fuori sentiero
per far perdere le sue tracce,
con lei il marito,
è lui che l’ha vista cadere.

Come arrivare al Colle del Collombardo

A piedi attraverso il sentiero 569

Il sentiero qui si fa molto più abbozzato ma per non perdere la traccia conviene prendere come riferimento il pilone visibile e poi puntare fino al terzo alpeggio, da qui, si imbocca lo sterrato fino al colle del Colombardo.

Seguendo la strada si raggiunge la vetta dove sorge il Santuario della Madonna degli Angeli 1888 m.  

Mulattiera

Questo itinerario è particolarmente consigliato per i mezzi 4×4 e per le MTB, insieme al Colle delle Finestre è una delle epiche strade valsusine che non puoi perderti. Super panoramico regala una visuale a 360° su tutta la valle. La Strada Colle dell’Alpe è accessibile dal 1°giugno 30 ottobre.

Per il sentiero a piedi si taglia da Prato del Rio verso nord-est attraversando i bei prati della valletta posta a sinistra del Truc Giulianera.

Poco sopra si intercetta la strada carrozzabile per il Colle del Colombardo e si prosegue lungo la mulattiera sterrata oltrepassando le frazioni di DravugnoLa Rocca e Alpe del Rio.

A quota circa 1925 mt occorre tenere la destra tralasciando la deviazione per Alpe della Portia e continuare sempre sulla strada sterrata fino a quando inizia una discesa di circa 200 mt di dislivello che aggira il promontorio della Tomba di Matolda.

Dopo poche centinaia di metri, si arriva nell’ampio pianoro del Santuario della Madonna degli Angeli.

Gli alpeggi del Colle del Collombardo

Se ami i formaggi qui avrai l’imbarazzo della scelta! Ti segnaliamo due alpeggi in particolare, ma se ne provi altri, facci sapere.

  •  Alpeggio Tomba di Matolda (2000 m slm) L’azienda produce tome di latte vaccino, burro da panna di affioramento e formaggi caprini.
  • Alpeggio Portia (1950 m slm) L’azienda produce tome classiche che commercializza direttamente in alpeggio.
 

Ti basta un giorno?

Il Colle del Collombardo lo si può fare sicuramente in giornata ma se ami le notti in tenda o hai un furgonato 4×4 è l’ideale per godersi un tramonto meraviglioso con una bottiglia di buon vino valsusino e la giusta compagnia. Aria frizzante, cucina arrangiata e vista Sacra di San Michele, si può chiedere di più?

 

Dove fermarsi a mangiare nei pressi del Colle

Li trovi nei pressi dei punti di partenza e arrivo per il Collombardo perfetti per concludere in bellezza un weekend su e giù per le montagne:

  • Trattoria dei Prati (Pratobotrile)
  • Trattoria del Sole (Mocchie)
  • Amici della Montagna (Prarotto)
  • Osteria Frassinere (Frassinere)

Sei affascinato dalla Val di Susa e vuoi rimanere aggiornato sulle ultime notizie, eventi e attività, o sei un’impresa locale che cerca supporto per migliorare la tua presenza online? Abbiamo due newsletter pensate apposta per te!

💌  Iscriviti alla newsletter “Quanto t’ho amato” per scoprire nuovi percorsi di trekking, eventi culturali, ricette tradizionali e molto altro.
👉  Se invece sei un’attività locale, scopri i servizi per le aziende: consigli, offerte e supporto per far crescere la tua attività e raggiungere sempre più persone.

Condividi l'articolo

Facebook
Email
WhatsApp
funghi val di susa
Natura e parchi
visitvaldisusa

Andar per funghi in Val di Susa

Alla ricerca di funghi nei boschi valsusini. Il rumore delle foglie che scricchiolano sotto il scarponcini, il profumo del bosco coperto di rugiada e i primi raggi mattutini che si insinuano fra i rami dei faggi: iniziano così le giornate di un bulaiè in valle. Dopo la conquista del bottino, tutti a tavola a gustare i piatti della tradizione.

LEGGI L'ARTICOLO
My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy