Scopri la magia di Susa durante la rievocazione storica del Palio dei Borghi di Susa, una pittoresca cittadina la cui storia millenaria si fa risplendere ogni anno grazie a un evento intriso di fascino e tradizione. Durante il penultimo weekend di luglio, Susa si trasforma in un affascinante scenario medievale, dove si respira un’atmosfera carica di sfida e competizione.
Sei borghi segusini, ognuno con una rivalità accesa, si contendono la vittoria: il Borgo Storico, dei Franchi, dei Nobili, il Borgo Nuovo, dei Cappuccini e Traduerivi si preparano a farti vivere 3 giornate adrenaliniche.
Percorrendo le strade del centro storico, potrai ammirare sfilare damigelle, contadine, conti e contesse, mentre i cavalieri a cavallo si fanno strada armati dei loro scudi e i falconieri mostrano le abilità con questi splendidi animali.
Susa dalla posizione strategica, si trova lungo le vie di comunicazione tra l’Italia e la Francia, e nel corso dei secoli è stata oggetto di contese da parte di diverse potenze dall’antica Roma dal periodo Medievale fino all’epoca napoleonica. È in questo affascinante contesto che intorno all’anno mille prendono vita le figure della Contessa Adelaide e del Principe Oddone, che hanno regnato agli albori del secondo millennio e a cui è dedicato il Palio di Susa.
La Contessa Adelaide e il Principe Oddone
Una rievocazione storica, quella del Palio di Susa che trae spunto dalle nozze di Adelaide con il conte Oddone figlio di Umberto Biancamano avvenute nella metà dell’anno mille. I tornei a quel tempo erano organizzati per festeggiare vittorie per onorare l’arrivo di principi stranieri e come in questo caso per celebrare nozze importanti.
Adelaide visse nell’undicesimo secolo e si trovò a governare su un territorio molto vasto che comprendeva praticamente tutto il Piemonte e parte della Liguria. Formalmente era contessa di Torino poiché il titolo di marchese non poteva essere assegnato ad una donna e apparterrà quindi ai suoi tre mariti e successivamente ai figli. Ma di fatto fu sempre lei a governare lo stato sia a Torino sia nei diversi comitati del Piemonte. Figlia di Olderico Manfredi che era il possente detentore della Marca di Torino, una circoscrizione territoriale che si estendeva nel Regno d’Italia e nel Sacro Romano Impero.
Tra i marchesi arduinici, spicca la figura di Olderico, che guidò la marca durante il suo periodo di massima potenza e di estensione territoriale e fu proprio sua figlia, Adelaide di Susa, a consolidare il dominio sulla regione sposando Oddone di Savoia. Con la prematura morte del marito, quando i loro figli erano ancora piccoli, Adelaide assunse di fatto il comando della marca, contando anche sulla collaborazione dei suoi figli maschi, fino alla sua morte nel 1091.
Adelaide è rimasta impressa nella memoria dei segusini, e non solo, come una contessa valorosa, coraggiosa e gentile verso il popolo. Durante il suo regno, unì le proprietà e la potenza della giovane e emergente casata d’oltralpe con i domini e il potere degli arduinici, legati all’imperatore e padroni dei territori che si estendevano dai valichi del Moncenisio e del Monginevro fino alla Liguria. Adelaide riuscì a difendere e a mantenere i suoi territori governando con coraggio e determinazione.
Il Palio dei Borghi di Susa ti permetterà di immergerti in questa straordinaria storia di passione, potere e coraggio, celebrando l’eredità di Adelaide e il fascino di un’epoca che fu. Tre giorni di emozionanti eventi e spettacoli che ti faranno rivivere l’epopea del regno di una contessa straordinaria, unendo intrattenimento e cultura in un’unica avventura.
Il Programma del Palio, tre giornate significative
Il venerdì, come da tradizione, ci sarà la sfida dei tamburini. La gara dei tamburini ha inizio ufficialmente quando i Conti Adelaide e Oddone varcano Porta Savoia con il loro primo ingresso ufficiale tra il popolo segusino per raggiungere Piazza San Giusto.
I musici dei borghi si destreggeranno in ritmi e coreografie per vedersi assegnato il premio annuale. Il numero massimo di tamburini consentito per la gara è di 20 e a 10 minuti è fissato il tempo massimo di esibizione per ciascun borgo. Originalità, omogeneità e ritmica sono gli elementi che verranno valutati dalla giuria che decreterà il vincitore.
Sabato l’atmosfera si accende con la partenza dei cortei in fiaccolata che attraversano le strade cittadine per raggiungere l’epica Arena Romana, dove si uniscono al sontuoso corteo della Contessa Adelaide, che prende il via dal maestoso Castello. È un momento di grande emozione, seguito dalla presentazione e dal giuramento dei vari borghi che rappresentano la città, un autentico spettacolo accompagnato dal ritmo incessante dei tamburini. È in questo istante che il Torneo viene ufficialmente inaugurato con uno straordinario spettacolo medievale in onore della Contessa. L’energia palpita nell’aria, mentre la giornata dei grandi tornei, si avvicina, portando con sé un nuovo capitolo di sfide e avventure.
La domenica, il Corteo della Contessa, accompagnato dai capiborgo e dai dignitari, si dirige solennemente verso la Cattedrale per la Santa Messa, un momento di spiritualità e devozione. Qui, avviene la benedizione del Palio, un prezioso drappo che ogni anno assume un nuovo tema, dipinto da un rinomato artista, e rappresentante il cuore pulsante del Palio.
Segue la magnifica sfilata per le vie cittadine, un’esplosione di festa colori, costumi e gioia che travolge tutta la città. Nel pomeriggio, il corteo fa ritorno all’incantevole Arena Romana, dove inizia il momento più atteso: i giochi medievali.
Il luogo dove si svolgono le gare: L’anfiteatro
L’Arena Romana situata dietro l’acropoli di Susa è il luogo designato allo svolgimento dei giochi del Palio dei Borghi di Susa. Risale al II – III secolo dopo Cristo, l’anfiteatro, che ricorda un piccolissimo Colosseo. Con il passare dei secoli, le alluvioni del torrente Merdarello, che scorreva nelle vicinanze, lo hanno sommerso sotto sei metri di terriccio e solo tra il 1957 e il 1961, l’anfiteatro venne riscoperto e restaurato.
L’arena romana si presenta con una forma ad ellisse, misurando 45 per 37 metri e rappresenta l’anfiteatro più piccolo di età romana in tutta Italia. Eppure, non ti lasciare ingannare dalle sue dimensioni, poiché conteneva tutti gli elementi necessari per ospitare gli spettacoli più iconici dell’antica Roma.
Qui, una volta risuonavano le lotte tra feroci belve e impavidi gladiatori, i suggestivi spettacoli teatrali e musicali, e le emozionanti manifestazioni politiche. E per rendere tutto ancora più affascinante, un misterioso cunicolo sottostante le gradinate collegava ben quattro stanze (carceres), gli antichi camerini dove si preparavano attori, gladiatori e schiavi.
Sotto gli occhi attenti degli spettatori, posizionati sulle tre gradinate principali, le autorità di allora avevano un posto privilegiato sulle tribune erette all’estremità dell’asse minore, per godersi lo spettacolo in tutta la sua grandiosità.
I Giochi del Palio di Susa
Le gare del Palio dei Borghi di Susa in un susseguirsi di emozionanti sfide si estendono per circa tre ore. In questo tempo gli atleti dei borghi partecipanti si sfideranno per ottenere il prestigioso Palio.
Ma non pensare che si tratti solo di giochi. Ogni competizione è governata da un rigido regolamento che deve essere seguito scrupolosamente, a partire dalla presentazione dei nominativi dei valorosi partecipanti, presentati da ogni Capo Borgo. Solo i cittadini che hanno raggiunto la maggiore età, cioè 18 anni, possono accedere a questo Torneo epico.
Gli atleti saranno composti da otto coraggiosi tiratori per il tiro alla fune, un arciere esperto per il tiro con l’arco e un abile cavaliere per la giostra del Saracino. Inoltre, non mancheranno le riserve, pronte a entrare in campo al momento opportuno.
Tre sono le sfide in cui i 6 borghi saranno chiamati a confrontarsi.
TIRO CON L’ARCO
É la gara con cui si aprono i giochi dell’arena romana. La più statica delle 3 gare ma non la meno spettacolare. I 6 arceri (uno per ciascun borgo) avranno 6 frecce a loro disposizione per tentare di totalizzare più punti possibili. Gli arcieri, in fase di tiro, si preparano a scoccare la loro freccia nel rigoroso silenzio richiesto per mantenere alta la concentrazione. Con una mano si impugna l’arco, mentre le dita dell’altra tendono la corda e la rilasciano nel momento opportuno.
Autocontrollo, forza, mira e concentrazione sono le doti necessarie ai migliori arceri.
GIOSTRA DEL SARACINO
La Giostra del Saracino è la seconda prova che accende gli animi degli spettatori sugli spalti. Una competizione cavalleresca che prevede come protagonisti il cavaliere con il suo cavallo, una lancia e il suo bersaglio. Il cavaliere deve compiere il giro a cavallo in 12 secondi, né molti di più, né molti di meno per non incorrere in penalità. Molte sono le cose di cui devono tenere conto, come la presenza di vento che può spostare il bersaglio proprio nel momento in cui sta per essere colpito.
Anche questa manifestazione richiede rigoroso silenzio per la concentrazione del cavaliere e il rispetto per l’animale che non deve in alcun modo spaventarsi. Una competizione quella del Saracino che lascerà tutti con il fiato sospeso.
Forza, abilità, destrezza e precisione sono le doti necessarie ai migliori cavalieri.
TIRO ALLA FUNE
Questa sfida epica è una delle prove più intense ed emozionanti del Palio di Susa. Sarà in grado di infuocare gli animi dei tifosi sugli spalti innescando come una miccia la tifoseria di tutto il pubblico. Una lunga corda, realizzata con robusta e resistente canapa, viene tesa tra due squadre avversarie. Gli 8 partecipanti per squadra si preparano mentalmente e fisicamente per affrontare una prova di forza senza eguali sotto la guida e i comandi della loro Voce, colui che suggerisce le mosse e i comandi ai tiratori. 3 sono i minuti che le squadre hanno a disposizione per tirare la corda verso la propria parte, cercando di superare la linea di demarcazione che divide il terreno di gioco. Il regolamento prevede che tutte le squadre si sfidino l’una contro l’altra.
Forza, tecnica, coordinazione e lavoro di squadra sono le doti necessarie ai migliori tiratori.
I punteggi accumulati nelle 3 prove decreteranno il vincitore del Palio, che verrà premiato al termine del torneo dalla Contessa Adelaide in persona attraverso la consegna del Palio.
I Borghi del Palio di Susa
6 sono Borghi della contrada di Susa che si sfideranno nel palio
BORGO DEI CAPPUCCINI
Marrone è il suo colore e ha come sigillo la moneta che per prima è stata coniata ed ha circolato nelle terre sabaude: l’Amedeus. Il borgo, occupa la parte più settentrionale della città e deve il suo nome all’insediamento conventuale accanto alla chiesa di San Gervasio.
BORGO DEI FRANCHI
Rosso è il suo colore e ha come sigillo il delfino. Denominato in epoca medievale ”Contrada Ultra Duriam”, occupa la posizione nord occidentale della città, sulla riva sinistra del fiume. Un ponte romano collegava questa zona con la “civitas”, mentre la “porta dell’Arco” immetteva nel Borgo.
BORGO DEI NOBILI
Arancio è il suo colore e ha come sigillo la corona. Risale al secolo XII, fu edificato nella zona sud orientale della città al di fuori delle mura e la sua origine viene testimoniata da molte vestigia dell’epoca medioevale, conservata sino ai nostri giorni nonostante la furia devastatrice dell’alluvione del 1728.
BORGO NUOVO
Verde è il suo colore e ha come sigillo il giglio. Ubicato nella parte orientale della città ed in continua espansione, simboleggia l’età contemporanea e testimonia l’operosità dei segusini che, forti dell’esperienza di un passato glorioso, guardano con fiducia al futuro.
BORGO STORICO
Viola è il suo colore e sul suo stendardo è impresso il sigillo della torre. Rappresenta il nucleo che fu cinto di mura difensive sul finire del III secolo. Comprende le due chiese antiche di Santa Maria Maggiore e di San Giusto e ricorda nel motto “In Flammis probatus amor” le vicende dei suoi abitanti e dei suoi edifici messi a dura prova dalla vendetta di Federico Barbarossa.
BORGO DI TRADUERIVI
Blu è il suo colore e ha come sigillo la spiga di grano. Situato fuori dalle mura della città, a sud est fra i due rivi Scaglione e Corrant ( inter duos rivos). Conserva tutt’oggi un aspetto medievale testimoniato dalla presenza di due castelli e di un ricetto risalenti al 1300 quando il borgo era feudo delle famiglie Ancisi e De Bartolomeo nella borgata Colombera si trovano ancora tracce di un palazzo con torre merlata.
Il Palio dei Borghi di Susa rappresenta una connessione tra passato e presente, tra tradizione e innovazione. È un evento che incarna l’anima di Susa e ne racconta la storia millenaria. È un momento di competizione sportiva, ma non solo, il Palio dei Borghi di Susa, è anche un momento di celebrazione e di festa, dove le strade di Susa si animano di colori, suoni e sorrisi. È un’opportunità per gli abitanti di sentirsi ancora più vicini, di riscoprire le proprie radici e di creare unione. Mentre chi partecipa al Palio da spettatore avrà l’occasione di immergersi in un’atmosfera medievale unica, di vivere emozioni intense e di godere del calore e dell’ospitalità di questa bellissima città che è Susa.