Rifugio La Chardouse

Il Rifugio La Chardouse prepara delle vere squisitezze con prodotti tipici delle nostre montagne, lo trovi a Vazon un’antica borgata alpina con vista su tutta la Val di Susa

Indice

Rifugio La Chardouse, cosa significa questo nome impronunciabile? E’ il nome del fiore della Carlina in patois (dialetto). In passato in queste zone veniva appeso alle porte per scacciare le presenze maligne o utilizzato per prevedere l’arrivo del brutto tempo; le foglie che circondano il fiore si chiudono con l’arrivo della pioggia per poi riaprirsi quando spunta di nuovo il sole. Ed è proprio in una giornata di sole che abbiamo conosciuto questo rifugio, siamo salite da Oulx alternando a tratti la carrozzabile e il sentiero che taglia dal bosco che ci ricordava molto quello che sale al Rifugio Arlaud poco distante da qui. Lungo il tragitto abbiamo attraversato la frazione Pierremenaud e siamo rimaste incantate da questo delizioso borghetto. La fontana, gli affreschi sui muri delle tipiche case di montagna e le decorazioni in legno, ci fanno respirare per un attimo la vita di un tempo di un piccolo paese di montagna, scandita dal ritmo delle stagioni. Il rifugio è delizioso, il soffitto a volta è in pietra, i tavolini in legno sono tutti colorati di rosso giallo e verde, poi ancora ci sono cuscini, lampade e decorazioni tutte in stile “montagnoso” creando un’atmosfera intima di assoluto relax. Il menù cambia e segue la stagionalità dei prodotti. Alla polenta si alternano ricette più particolari ispirate al modo di cucinare di una volta in alta montagna: zuppe rustiche, formaggio con confettura di mirtilli o cipolle, brasato, spezzatino e taglieri di salumi e formaggi locali. Abbiamo adorato la zuppa di orzo porri e patate e i tomini con la marmellata, ma era davvero tutto ottimo. Spesso vengono organizzate serate con menù a tema, bagna cauda, piemontese, autunnale, trovi tutti gli aggiornamenti nella sezione eventi del nostro sito.

Mappa

Come arrivare al Rifugio La Chardouse

Due possibili vie:

1) (Mappa sopra) Da Oulx (600 metri di dislivello, 6 km circa solo andata, un paio di ore di tempo, difficoltà facile) si segue la segnaletica “G” che percorre la parte iniziale di Via Cotolivier e che passa per la frazione di Pierremenaud.

2) L’altro itinerario parte dalla borgata di Amazas che si trova 5 km a sud di Oulx, collegata dalla stazione con mezzi pubblici (470 metri di dislivello, 5 km circa solo andata, 1 ora e mezza di tempo, difficoltà facile). Si attraversa la borgata di Amazas e si imbocca la sterrata a sinistra fino alla borgata di Soubras. Alla fontana di questa, si segue verso sinistra per Vazon (cartello segnaletico sotto la tettoia). Uscendo dalla borgata di Vazon (1650 m) in direzione del parcheggio si imbocca il sentiero parallelo alla strada asfaltata segnalato dai cartelli “Lozet – Desertes”. Si sale in modo abbastanza deciso su carrareccia fino ad incrociare la strada sterrata che proviene da Vazon.  

La si segue verso sinistra in salita graduale. Si abbandona la sterrata imboccando la stradina sulla sinistra (cartelli “Lozet”) che scende un poco per poi risalire leggermente e addentrarsi nel bosco di abeti e larici, fino a raggiungere con un dislivello ormai quasi nullo, la borgata di Lozet (1746 mslm) posto su una spettacolare balconata verso il Monte Chaberton.

Giunti presso le abitazioni si prende a sinistra (cartello “Desertes”, fontana poco oltre) scendendo in modo ripido. Si passa accanto all’edificio (tracce bianche-rosse) continuando in discesa decisa fino ad un bivio che va seguito verso sinistra (cartello “Autragnas”).

Nota: si noteranno alcuni cartelli che segnano “Vazon e rifugio” nella direzione da cui arriviamo. Non abbiate timore, e proseguite.

Il sentiero si fa inizialmente erboso e gradevole, in graduale pendenza, per poi divenire di nuovo sassoso e raggiungere la borgata di Autagnas (1676 mslm). La si attraversa continuando in discesa (volendo, si può compiere una brevissima deviazione verso destra per la chiesetta). Ad un primo bivio, non segnato, ci si mantiene sempre a sinistra e verso il basso. Il bivio seguente ha il cartello “Soubras – Vazon” e punta decisamente verso sinistra lungo una traccia tra il prato. Si seguono i segni gialli sugli alberi mantenendosi sempre nella stessa direzione e alla vista appare già la borgata di Soubras (1477m) che si raggiunge con una bella passeggiata quasi tutta in falso piano. Si entra nella borgata puntando verso l’alto fino alla grande fontana. Da qui si prende a sinistra verso Vazon.

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