I territori sopra Condove sono ricchissimi di storia: le numerose borgate presenti, alcune ormai abbandonate del tutto, sono la testimonianza della fervente vita di un tempo su queste montagne.
Tutte queste borgate sono collegate tra loro da una fitta rete di sentieri e mulattiere che una volta erano le vere e proprie strade di un tempo.
Attraverso queste mulattiere: ci si spostava da una borgata all’altra, si scendeva a Condove, si saliva agli alpeggi come quelli del Colle del Colombardo oppure, come nel caso del Sentiero dei Morti, si trasportavano i defunti.
Il “Sentiero dei Morti” (Strà di Mort) collega Mocchie alle borgate vicine a Lajetto è così chiamato perché, fino all’istituzione della nuova parrocchiale con la realizzazione del cimitero di San Bernardo, le borgate: Coindo, Lajetto, Sigliodo Inf e Sup avevano come unico cimitero quello della Parrocchia di Mocchie. Non restava quindi che trasportare a mano le bare per 2,6 Km da Sigliodo fino a Mocchie.
Il sentiero cadde in disuso e sprofondò nella selva quando vennero costruiti il cimitero di Laietto e la strada.
Oggi però grazie all’ottimo lavoro di Condove Outdoor è stato individuato, segnalato e ripulito e merita sicuramente una visita se si vuole fare una passeggiata non troppo impegnativa e a bassa quota.
Lungo il sentiero sono apparse ben visibili le “Pere d’ Mort” pietre piatte dove i portantini posavano la bara per riposarsi durante il tragitto.
A metà percorso al panoramico punto Rubatài è stata posizionata una panchina in tronchi di legno che ha solo da far invidia alle blasonate Big Bench, da qui il panorama è mozzafiato, si vede tutta la bassa valle: Avigliana con i suoi laghi, la Sacra di San Michele fino a Torino, ci immaginiamo la bellezza di vedersi un tramonto da qui.
Descrizione itinerario:
Da Torino ci si dirige a Condove, quindi si segue per Mocchie e dopo il cimitero si svolta a dx fino ad arrivare alla borgata Bonaudi (clicca qui per visualizzare il punto su Maps).
Da qui si parcheggia e si sale lungo il sentiero che procede di fronte a noi sulla sx . Arrivati alla borgata di Camporossetto ci accoglie un bellissimo pianoro che in primavera è un tripudio di primule e di violette. Non si può non notare la bellissima Cappella di San Martino.
Dopo la fontana della borgata si scende a dx tra le case fino a Sigliodo, da qui inizia il tratto in sali scendi che ci riporterà fino ai Bonaudi.