In questo articolo ti vogliamo raccontare una variante della salita classica al Monte Thabor. E’ un trekking che si può compiere in due o tre giorni facendo tappa al Rifugio del Monte Thabor che si trova in Francia.
Questa escursione non presenta particolari difficoltà ma è molto lunga, la consigliamo quindi a chi è già in ottima forma e zompetta su per le montagne senza troppa fatica.
Se invece cerchi trekking in Val di Susa un po’ più lunghi guarda il Giro dell’Orsiera o il Sentiero dei Franchi.
Come arrivare in Valle Stretta: partenza per il Thabor
In auto
Da Bardonecchia alla rotonda che si trova all’imbocco o all’uscita dell’autostrada si prende la strada verso Melezet e si prosegue fino a Pian del Colle. Raggiunto il primo bivio si svolta a destra verso la Valle Stretta (a sinistra si va in Francia). La strada carrozzabile termina poco prima di Grange della Valle dove puoi lasciare l’auto.
Ti segnaliamo che il parcheggio è a pagamento durante i mesi estivi e che l’accesso in auto potrebbe essere regolamentato ad alcune fasce orarie. Ti lasciamo i contatti dell’ufficio del turismo per tutti gli aggiornamenti.
Orari: 10,00 – 13,00 / 15,00 – 18,00
Indirizzo: Piazza de Gasperi 1/a – Bardonecchia
Email: info.bardonecchia@turismotorino.org
Tel: +39 0122 99032
In treno
Puoi raggiungere Bardonecchia anche in treno e poi prendere una delle navette che portano su in Valle Stretta. Contatta l’Ufficio Turistico per maggiori informazioni.
Il nostro weekend
Giorno 1 - Salita al Rifugio del Monte Thabor
Il primo giorno è dedicato alla salita al Rifugio del Monte Thabor che si trova in territorio francese a quota 2508m. Nonostante il nome lasci intendere la vicinanza al monte non è così, in quanto questo rifugio si allontana di un bel po’ dalla vetta del Thabor. Alle paline lungo la strada troverai infatti che l’indicazione per il Thabor è dalla parte opposta di quella per il Rifugio Thabor.
- Dislivello: 730m
- Altitudine: 2508m
- Difficoltà: E (media)
- Punto di partenza: Grange di Valle Stretta (1790m)
Lasciata la macchina al parcheggio, prima di Grange della Valle Stretta, si inizia il trekking con una piacevole camminata che attraversa la piccola borgata che ospita i due rifugi: Terzo Alpini e Re Magi. Il paesaggio è qualcosa di indescrivibile, un piccolo sentiero corre su in direzione delle montagne attraversando coloratissimi prati fioriti e tutto intorno immensi speroni di roccia. Di fronte quello che molti scambiano per il Monte Thabor data la sua particolarità e imponenza e che invece è il Grand Seru. Lo riconosci perché svetta in fondo alla valle con la sua “punta piatta”.
Le indicazioni da seguire sono quelle per Pian della Fonderia. Una volta arrivati il percorso aumenta poi di pendenza e si arrampica su un tratto roccioso che ti porta ad un ampio pianoro erboso; da qui si gode una magnifica vista su tutta la Valle Stretta. Poco dopo si incontra il Laghetto dei Girini, un piccolo specchio d’acqua blu zaffiro pieno zeppo di piccolissimi girini.
Si prosegue poi fino al Colle della Croce di Ferro a 2434 m, anche qui c’è un piccolo Laghetto su cui si specchia la croce che segnala la sommità del Colle.
Dal colle un sentiero sulla destra porta poi in pochi metri di dislivello al rifugio. In quest’ultimo tratto si attraversa un avvallamento ricoperto da massi di ogni forma e dimensione che una volta arrivati in cima scopriamo essere stati disposti in modo da formare scritte e disegni.
In rifugio ci godiamo il meritato riposo, ci accomodiamo in punta ad un lungo tavolo in legno con lo sguardo che vaga sulla cima delle montagne che si stanno colorando di un rosa intenso con l’avvicinarsi dell’ora del tramonto. Mentre ammiriamo questo spettacolo divoriamo la cena: una buonissima zuppa, insalatina, formaggio e diots, le tipiche salsicce della Savoia cotte con cipolla e vino rosso (se si sceglie di trascorrere la notte in rifugio si può prenotare direttamente la mezza pensione).
Al Rifugio consigliamo come sempre di prenotare sia per facilitare ai gestori l’organizzazione del lavoro sia per assicurarsi un posto a tavola.
Ti lasciamo qui sotto tutti i contatti.
- Telefono: +33479203213
- Mail: refuge.thabor@gmail.com
Giorno 2 - Salita al Monte Thabor
Il secondo giorno è il più impegnativo. Il dislivello da percorrere è ancora tanto e l’ultimo tratto che porta in vetta al Thabor è decisamente sfidante.
Le possibilità che hai per questa seconda giornata sono tre:
- puoi fare l’escursione al Thabor e rientrare in Rifugio per la notte, per poi tornare all’auto il terzo giorno ripercorrendo l’itinerario dell’andata.
- puoi compiere un giro ad anello salendo al Thabor e scendendo dal sentiero classico per l’ascesa al monte, che ti riporta dritto a Grange di Valle Stretta
- se non te la senti di affrontare la salita al Thabor puoi compiere comunque l’anello saltando l’ultimo tratto che va in cima e scendere verso valle non appena raggiungi il Col de Mèandes a 2727.
La sfida con il Thabor sarà solo rimandata perchè non puoi resistere al richiamo di questa altissima montagna
- Dislivello: 850m
- Altitudine: 3178m
- Difficoltà: E (media)
- Punto di partenza: Rifugio Thabor
Dal Rifugio si ridiscende verso il Colle della Croce di Ferro e da qui si seguono le indicazioni per il Lago Peyron, mai visto un lago più azzurro!
Una breve pausa ed affrontiamo il sentiero che sale senza tregua fino al Col de Mèandes a 2727m.
Quando pensi che sia finita guarda in alto e quella piccola chiesetta che vedi in cima alla montagna è la tua meta. Segui lo stretto sentiero che vedi arrampicarsi su per la roccia fino alla cappella ma non fermarti, la cima del colle è qualche metro oltre alla chiesetta, non vorrai mancarla perché il panorama è qualcosa di indescrivibile.
La sensazione che si prova quassù è talmente forte che la senti in ogni fibra dei tuoi muscoli, ti riempie gli occhi è il tuo respiro è vita come non l’hai mai sentita.
E’ il momento di rientrare, la strada è ancora lunga. Prendiamo il sentiero che porta a Grange della Valle e senza la fatica della salita ci godiamo appieno lo spettacolo delle montagne che sembrano emergere dalla terra come castelli di sabbia. Scendiamo giù per i pendii erbosi sorvegliati da attente marmotte che non perdono occasione di fischiare per segnalare il nostro passaggio, ci ritroviamo a costeggiare un torrente e ad attraversarlo per poi addentrarci nell’ultimo tratto che passa nel bosco e sbuca a Grange della Valle.
Bonus Lago Verde
Lungo il rientro una deviazione di circa 30 minuti ti permette di raggiungere il Lago Verde. Noi anche se lo avremmo visto centinaia di volte ci allunghiamo sempre, soprattutto se capitiamo da queste parti a fine giornata quando la maggior parte della gente è sulla via del rientro e possiamo goderci la pace del lago e stupirci come se fosse la prima volta del suo tipico color verde smeraldo.
I rifugi che incontri lungo il percorso
Telefono: +390122902071 – +393356179182
Mail: terzoalpini@terzoalpini.com
Telefono: +39 3496112920 – +39368917952
Mail: info@iremagi.it
Rifugio del Monte Thabor - Modane 2508m
Telefono: +33479203213
Mail: refuge.thabor@gmail.com