Rifugio Amprimo

Al Rifugio Amprimo si arriva con una facile camminata fra boschi di faggi e larici, si trova al limitare del bosco su un pianoro erboso perfetto per stendere una coperta e godersi la natura del Parco Orsiera Rocciavrè.

Indice

Il Rifugio Amprimo in Val di Susa è uno dei 5 rifugi del Parco Orsiera Rocciavré (gli altri sono: il Rifugio Toesca, il Rifugio Valgravio,  il Fontana Mura e il Selleries) e assieme al Valgravio è uno dei primi rifugi che trovi venendo da Torino. Situato ai margini del bosco, a 1385 metri di altitudine, offre ristoro e pernottamento agli escursionisti in cammino sulle montagne dell’Orsiera. Deliziosi piatti tipici della cucina alpina e un posto dove passare la notte sono tutto quello di cui hai bisogno quando sei quassù. La facilità del sentiero che porta al rifugio lo rende un ottimo punto d’appoggio per chi vuole una camminata semplice magari da fare con i bambini, che all’arrivo troveranno un’ampia radura  dove scorrazzare in libertà.

Fu costruito nel 1937 e distrutto poco dopo in un incendio appiccato dai nazifascisti nel ’44. I soci dell’ Unione Giovani Escursionisti Torinesi (sezione UGET del CAI),  già nel ’45 intrapresero nuovamente i lavori per la ricostruzione e l’ampliamento del rifugio  che oggi è composto dalla classica camerata con 18 posti letto e da stanze più piccole a 2 o 6 posti.  Al primo piano c’è la cucina, dove trovi sempre un pentolone di polenta che borbotta, e la sala con pareti in pietra, grandi tavoli in legno dove rifocillarsi e riposare.

Ogni volta che siamo state qui abbiamo sempre mangiato molto bene, la cucina è piena di sapori, tipica dei rifugi alpini. La polenta che come piace a noi qui è taragana, tagliata con il grano saraceno che rimane di una consistenza meno omogenea della classica polenta ma più gustosa. La puoi prendere liscia, anzi come dicono i ragazzi del rifugio sconcia, o concia: con una selezione di formaggi locali che si sciolgono all’interno fino a formare una cremina davvero davvero squisita.  Puoi gustarla così o accompagnarla con i sughi del giorno, solitamente spezzatino e cinghiale. Poi non è un pranzo in rifugio meritevole se non si finisce con il dolce, in questo caso l’ottima crostata di Enzo e poi un digestivo a base di erbe alpine, noi adoriamo il classico genepy.

Venivamo spesso qui da bambine ed è il posto in cui torniamo quando siamo con chi è in cerca di un’escursione semplice, magari da fare con famiglia. A nostro modo di vedere niente stimola la creatività, dei bambini (ma non solo) come la natura. Prendi una bella giornata lontani dalla tv e dai dispositivi elettronici e via con le corse sfrenate nei prati, piccole opere di ingegneria che dan frutto alle capanne di bastoncini e le ore trascorse a giocare a nascondino nel bosco. Non ci sono davvero limiti alla magia che si può creare quando si è lontani dalla frenetica vita di “città”.

Ah, per passeggiata insieme intendiamo proprio con tutta la famiglia, dai genitori ai nonni, agli amici a quattro zampe, che possono entrare nel parco senza problemi purché tenuti al guinzaglio o sotto stretto controllo del padrone.

Se vuoi godere del punto più panoramico di tutta l’escursione prendi il sentiero di fronte al rifugio, pochi minuti di cammino e finita la salita ti si paleserà l’immenso pianoro di Pian Cervetto, una distesa erbosa che profuma di fiori ed erbette alpine, ai suoi margini boschi di larici che man mano che salgono verso le montagne si fanno meno fitti. Questo angolino merita sicuramente una sosta fotografica o ancora meglio uno speciale pic-nic con vista!

variante 1: da frazione cortavetto (borgata Città)

MAPPA DEL PERCORSO

DATI TECNICI

  • Punto di partenza: Frazione Città
  • Dislivello: 120+
  • Difficoltà: T

DESCRIZIONE PERCORSO:

Da San Giorio sali verso  Borgata Città, superando le frazioni Pognant, Grangia e appunto Città, fino ad arrivare  al parcheggio in località Cortavetto. Da qui scendi verso i laghi del Paradiso delle Rane ed imbocca il sentiero 513A che, dopo una breve salita nella faggeta, confluisce nel sentiero 513 (Sentiero dei Franchi) e alternando tratti pianeggianti arriva fino al rifugio Amprimo (quota 1385m) in circa 45 minuti.

variante 2: da LOCALITA' PINETTI

MAPPA DEL PERCORSO

DATI TECNICI

  • Punto di partenza: Località Pinetti
  • Dislivello: 385+
  • Difficoltà: E

DESCRIZIONE PERCORSO:

Da Bussoleno si svolta per seguire la strada che va al Castello Borello, lo si oltrepassa e si percorre un tratto di strada sterrata fino alla località Pinetti dove si può l’asciare l’auto per intraprendere il sentiero 510 che porta al Rifugio.  Anche questo percorso è molto semplice si svolge perlopiù all’interno del bosco su sentiero ben segnalato, inizialmente parte con una salita abbastanza decisa per poi spianare dopo la cappella di Pian Cervetto.

variante 3: DALLE TOGLIE

MAPPA DEL PERCORSO

DATI TECNICI

  • Punto di partenza: Frazione Toglie (Pra la Grangia)
  • Dislivello: 143+
  • Difficoltà: T

DESCRIZIONE PERCORSO:

Dal comune di Mattie si segue per Pra La Grangia su strada sterrata fino alla chiesetta delle Toglie dove si parcheggia lungo la strada, si prosegue ancora per qualche centinaio di metri e, ad un tornante, sulla sinistra si intraprende il Sentiero dei Franchi che conduce al rifugio Amprimo.

COSA FARE NEI DINTORNI

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