San Giorio di Susa: un viaggio nel tempo tra edifici medievali e misteri templari

Scopri San Giorio di Susa, un incantevole paese ricco di storia, con il suo castello medievale e splendidi sentieri nei versanti valsusini.

Indice

San Giorio di Susa, ti stupirà con la sua semplicità. Situato in bassa Val di Susa è uno di quei paesini che si vedono scorrere dal finestrino dell’auto quando si va in alta valle ma che noi ti invitiamo a scoprire più a fondo.

Il territorio di San Giorio, sebbene sembri piccolo, si estende in entrambi i versanti della valle e conta ben 27 borgate.

É un luogo intriso di storia e tradizioni antiche, circondato da parchi e boschi di una natura mozzafiato. Il suo Castello medievale, arroccato su una collina morenica, domina il paesino dall’alto.

Se osservato con occhi curiosi, siamo sicure che San Giorio ti regalerà un viaggio ritroso nel tempo. In questo articolo gironzoleremo tra antiche viuzze, suggerendoti un nostro itinerario che ti porterà alla scoperta di dettagli unici che, sebbene segnati dal tempo, raccontano storie di feudatari e di un passato glorioso.

Il nostro consiglio e di dedicargli una visita se si è di passaggio oppure abbinandolo ad una delle escursioni nel Parco Orsiera Rocciavré.

Mappa di San Gorio di Susa

Alla scoperta del centro storico di San Giorio

Se vuoi visitare il centro storico, parcheggia in Piazza Micellone. Da lì, dirigiti verso Piazza Giordano Velino e sali lungo Via S.Lorenzo. Alla fine di questa via, troverai la splendida Chiesa Parrocchiale di San Giorgio e la storica Chiesa di San Lorenzo, con la sua cappelletta celtica.

Continuando a destra, scoprirai la Casaforte e di fronte, la porta che un tempo conduceva agli orti della città. Seguendo il sentiero di Via Castello, costeggerai i campi fino a risalire all’ingresso del castello. All’interno delle mura non perdere l’antica Osteria del Feudo: è il posto perfetto per una pausa pranzo o una cena in un’atmosfera unica.

Per tornare, segui il percorso di Via Castello e passa di nuovo davanti alla Chiesa di San Giorio, continuando dritto questa volta invece di svoltare in Via San Lorenzo.

E prima di andare via, non dimenticare di fermarti in Piazza Giordano Velino per comprare un sacchetto di Canestrelli freschi!

 

Il Castello di San Giorio di Susa

 Situato su una collina morenica, il Castello di San Giorio di Susa è  testimonianza della storia medievale piemontese. La sua origine è avvolta nel mistero, ma è facile immaginare che un fortilizio romano si ergesse qui, in questo punto strategico, come suggeriscono i ritrovamenti di monete dell’imperatore Massenzio e una pietra miliare romana.

Il nucleo più antico del castello risale al X-XI secolo. La torre cilindrica del castello superiore, un tempo fungeva da rifugio per un guardiano. 

Nel 1330, il castello subì significative trasformazioni grazie alla famiglia Bertrandi, che lo trasformarono in una vera fortezza con la costruzione del maschio. Il castello inferiore, datato XV secolo: una torre quadrata e un cortile d’arme.

Il castello ha subito gravi danni durante i conflitti del XVII secolo e fu quasi completamente distrutto dalle truppe francesi nel 1691

Anche se il castello non è visitabile, essendo di proprietà privata, all’interno si trova l’Osteria Il Feudo, un ristorante che offre una location unica, perfetta per un pranzo o una cena in un luogo super suggestivo dopo una giornata di esplorazioni in Val di Susa. 

La Casaforte: Un Rifugio tra Rivali

La Casaforte di San Giorio di Susa, risalente al XIV secolo,  si trova a valle del castello, fuori dalle mura di cinta e vicino al complesso parrocchiale. La sua architettura racconta storie di un passato affascinante, con i merli ghibellini a coda di rondine che la caratterizzano. Questi merli contrastano in modo intrigante con i merli quadrati, o guelfi, del castello, suggerendo l’esistenza di fazioni rivali all’interno del paese: alcuni feudatari erano fedeli al Papa (guelfi), mentre altri sostenevano l’imperatore (ghibellini).

Oggi, la Casaforte è di proprietà della parrocchia di San Giorio di Susa e si erge maestosa sulla collina, in una posizione intermedia che la colloca idealmente alle spalle della chiesa parrocchiale. Passeggiando nei dintorni, non puoi fare a meno di immaginare le vite e le storie di coloro che un tempo vi abitavano.

Il Campanile Romanico: Una Sentinella del Tempo

Il Campanile Romanico, che risale all’XI secolo annesso alla Chiesa Parrocchiale di San Giorgio Martire, si distingue per la sua architettura romanica, con due piani di bifore che si aprono su un cielo che racconta storie antiche.

Nonostante la chiesa sia stata ricostruita nel XIX secolo, il campanile ha resistito al passare del tempo, rimanendo un’imponente testimonianza dell’antica struttura.

La Cappella di San Lorenzo: Scrigno di Arte Medievale

 La Cappella di San Lorenzo, conosciuta anche come Cappella del Conte, costruita nel 1328, si erge a valle del castello, al di fuori delle mura di cinta, nei pressi del complesso parrocchiale. Questa cappella non è solo un luogo di culto, ma è diventata una sede distaccata del Museo Diocesano di Arte Sacra di Susa.

Ciò che rende la Cappella di San Lorenzo davvero speciale sono i suoi affreschi trecenteschi, splendidamente conservati e considerati un’importante testimonianza della storia, dell’arte e della religiosità medievale. Questi affreschi sono stati riportati alla luce solo negli anni Settanta del Novecento, quando sono stati restaurati per rivelare la loro bellezza originale.

Ma non è tutto: adiacente al lato sud della cappella si trova una roccia coppellata di epoca celtica, un’affascinante testimonianza delle antiche civiltà che abitavano questa terra.

Le visite guidate sono disponibili nei pomeriggi festivi da aprile a ottobre. Abbiamo notato che stanno installando anche il circuito “Chiesa Porte Aperte” sarà presto possibile accedere alla Cappella del Conte anche anche attraverso l’app, trovi tutte le info qui Chiesa porte Aperte.

La Chiesa Parrocchiale di San Giorgio Martire: Una Fede Radicata nei Secoli

Questa chiesa originaria fu eretta tra l’XI e il XII secolo, ma nel 1836 subì un ampliamento significativo, seguito da ulteriori restauri nel 1983-84. Nonostante tutte queste modifiche, la chiesa conserva ancora il campanile romanico originale risalente all’XI secolo.

Entrando all’interno della chiesa spicca la pala d’altare, dipinta da Bartolomeo Giuliano nel 1852, la vetrata policroma, realizzata nel 1950, rappresenta la scena iconica di San Giorgio che trafigge il drago, un simbolo di coraggio e liberazione. Sulla volta della navata centrale si può ammirare un affresco del pittore Morgari, che raffigura San Giorgio trionfante tra gli angeli.

Bellissimi anche il confessionale e il pulpito settecentesco

Accanto alla chiesa si erge la Porta dl’Ort risalente al XIII secolo che testimonia l’antico passato di San Giorio. 

I castagneti templari

Uno dei tesori locali è rappresentato dai castagni da frutto, celebri per la produzione di pregiati marroni, soprattutto nelle località di Boarda e Finetta. Questi castagneti secolari non sono solo una risorsa economica, ma anche un patrimonio culturale di inestimabile valore. Le prime notizie sulla coltivazione di castagni da frutto nella valle risalgono addirittura al 1200. Un esempio emblematico è il “Castagneretum di Templeris”, situato tra i comuni di Villarfocchiardo e San Giorio di Susa, un’area storicamente appartenente all’ordine dei Templari, dove è possibile ammirare ancora oggi alcune delle più antiche ceppaie.

Un bel trekking per ammirare le bellezze di queste zone è il sentiero del Marrone e della Pietra, che si snoda attraverso i territori di Mattie, Bussoleno, San Giorio e Villarfocchiardo. Questo bellissimo percorso offre l’opportunità di apprezzare non solo la bellezza del paesaggio, ma anche le antiche tradizioni e mestieri legati alla coltivazione dei castagni.

Foto dei castagneti di @Ametlier - Az.Agricola

Eventi nel Comune di San Giorio

La Danza delle Spade e la rievocazione storica della soppressione del feudatario

 Uno degli eventi più attesi a San Giorio è senza dubbio la rievocazione storica della “Soppressione del Feudatario”, che si tiene la domenica più vicina al 23 aprile, giorno della festa patronale di San Giorgio. Tra i momenti più suggestivi di questa rievocazione, c’è sicuramente la Danza delle Spade eseguita dagli Spadonari
 
La festa trae spunto da una leggenda affascinante, in cui il popolo si ribella al signore locale, un atto che riflette la resistenza storica contro gli abusi feudali.
 

La Danza delle Spade degli Spadonari, un’antica tradizione legata ai riti primaverili, trasforma la piazza in un palcoscenico di abilità e passione, dove le spade si incrociano in un balletto ipnotico che racconta di onore, coraggio e comunità. 

Gli Spadonari, uomini vestiti con costumi medievali, si esibiscono in danze rituali con l’utilizzo appunto di spade che risalgono a usanze ancestrali, celebrando la rinascita della natura e i cicli stagionali.

La Sagra del Marrone di San Giorio: a fine ottobre

La Sagra del Marrone è un evento imperdibile che cade a fine ottobre e che celebra la bellezza dell’autunno, unendo i sapori autentici della terra con l’incanto del territorio e dell’arte. Durante questo festival, il marrone, pregiato frutto locale, diventa il vero protagonista, offrendo a tutti i visitatori l’opportunità di gustare deliziosi piatti preparati secondo le tradizioni culinarie della zona. 

I canestrelli di San Giorio

Non puoi andartene da San Giorio senza assaggiare i canestrelli, biscotti tipici che rappresentano un vero e proprio simbolo di questa zona e non solo. Questi dolcetti caratteristici in Val di Susa sono unici per il modo in cui vengono tradizionalmente cotti: utilizzando ferri speciali e un fuoco a legna, specialmente in occasione della festa patronale di San Giorgio. Questi biscotti, simili a delle ostie, si distinguono per la loro forma piatta e la loro croccantezza.

Gli ingredienti principali dei canestrelli includono burro, farina, uova, scorze di limone e un pizzico di cacao, che donano un sapore irresistibile. Non perdere l’opportunità di assaporare questi dolcetti durante la tua visita e scopri anche i canestrelli di Vaie, un altro tesoro della tradizione dolciaria locale!

Li puoi trovare freschi al negozio di alimentari in Piazza Giordano Velino.

Escursioni tra Natura e Storia

San Giorio di Susa è un vero e proprio paradiso per gli amanti della natura e del trekking, nonché un punto di partenza ideale per esplorare il Parco Naturale Orsiera-Rocciavrè. Qui, i sentieri si snodano tra boschi di castagni e prati verdi, regalando l’opportunità di scoprire antiche incisioni rupestri risalenti all’Età dei Metalli, veri e propri tesori che raccontano un passato remoto e affascinante.

Le escursioni da San Giorio si adattano a ogni livello di preparazione e difficoltà, permettendo a tutti di immergersi nella bellezza della montagna. Tra le mete principali da raggiungere ci sono il Colle del Vento a 2231 metri, il Monte Pian Real che svetta a 2617 metri, la Punta del Villano a 2643 metri e la Punta Cristalliera, che con i suoi 2801 metri offre panorami mozzafiato.

Partendo da località come Adret a 1100 metri e Travers a Mont a 1235 metri, si possono raggiungere diversi rifugi alpini come il GEAT Val Gravio a 1390 metri, l’Amprimo a 1385 metri e il Toesca a 1710 metri. Per chi cerca un’escursione più breve e semplice, c’è anche la possibilità di una sosta al Paradiso delle Rane, dove godere di paesaggi incantevoli e della bellezza del parco.

San Giorio è un paesino che merita di essere visitato e scoperto, non solo per la sua storia, ma anche per i suoi antichi sentieri e le borgate che lo circondano.

Se sei in cerca di un’avventura lontana dai sentieri battuti, questo è sicuramente il posto giusto per te.

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